La lettera circolare della Funzione Pubblica parte da una prospettiva errata: considera le scuole come unità amministrative non tenendo conto delle loro caratteristiche specifiche:
– le scuole programmano in funzione dell’anno scolastico e non solare
– sono gli organi collegiali ad avere una funzione centrale. Tra questi essenziale è il collegio dei docenti che delibera nelle materie definite per legge.
– lo stesso decreto n.150 prevede molti decreti specifici solo per la scuola
Anche in merito ai contratti la circolare ‘Brunetta’ non può modificare i tempi dell’anno scolastico (1 settembre – 31 agosto). Per tale ragione la circolare emanata dal ministero dell’Istruzione, animata da semplice buon senso ha dato certezza di tutti gli atti posti in essere compresi i contratti di istituto che hanno regolamentato aspetti connessi all’organizzazione del lavoro e modalità di funzionamento delle istituzioni scolastiche (validi, ovviamente, per l’intero anno scolastico).
Per quanto riguarda il prossimo anno scolastico si ricorda al ministro Brunetta che il sistema delle relazioni sindacali, nelle more del nuovo contratto nazionale, dovrà essere regolamentato in sede Aran così come da impegno sottoscritto dal Governo, compreso il ministro della Funzione Pubblica, nell’accordo sottoscritto a Palazzo Chigi il 4 febbraio scorso.
Riscontriamo un ritardo nell’apertura del confronto addebitabile al Governo o all’Aran e sollecitiamo la rapida apertura del confronto nel quale, con il coinvolgimento del Miur, che partecipa a definire l’atto di indirizzo, si definiscano con certezza soluzioni rispettose della specificità della scuola e dell’insieme delle sue attività.