PON Scuola 2007-2013 – Il punto sullo stato di attuazione
Su invito della direzione per gli affari internazionali si è svolto il 12 aprile un incontro tra il nuovo Direttore e le organizzazioni sindacali presenti nel comitato di sorveglianza nazionale. Dai dati presentati è emerso un quadro della programmazione abbastanza positivo, anche in relazione ai dati del quinto monitoraggio fornito dall’Ufficio politiche territoriali della UIL. A marzo 2011 risultano impegnati per il Programma operativo obiettivo convergenza a titolarità istruzione il 76% delle quote previste sia nel FSE e del 50 % del Fesr , con un impatto sul piano pratico che ha portato ad esempio alla riduzione del Gap degli studenti quindicenni con scarse competenze in matematica di 14 punti percentuali. Avendo l’Unione Europea registrato alcuni ritardi nella programmazione della spesa e proponendo obiettivi di accelerazione degli impegni al fine di utilizzare correttamente e in tempo utile i finanziamenti, che rischiano altrimenti il disimpegno è stato proposto al MIUR di svolgere il ruolo di Autorità di Gestione anche per l‘utilizzo di alcuni fondi POR, a cui due regioni Sicilia e Calabria hanno già risposto positivamente, mettendo a disposizione una quota parte. Il MIUR intende utilizzare queste attraverso misure maggiormente coerenti con il proprio profilo di attività ed obiettivi, tra cui si privilegiano quelli di più facile rendicontazione e di ricadute immediate sulle competenze dei giovani. Tra queste di un certo interesse appaiono quelle dedicate all’approfondimento delle competenze linguistiche dei giovani in uscita dalla scuola secondaria di secondo grado attraverso soggiorni di quattro settimane in uno dei paesi europei di lingua prescelta, e previo percorso di 100 ore aggiuntive rispetto al percorso formativo ordinamentale, da selezionare secondo la UIL con criteri di merito (fino a tre progetti per scuola con 15 partecipanti ogni progetto) con certificazione finale ed infine con l’organizzazione di stage per i giovani dell’istruzione tecnica e professionale, da effettuarsi in aziende dell’intero territoriale nazionale cui Italia – Lavoro fornirà l’elenco delle imprese disponibili all’accoglienza. Rispetto al programma Ambienti per l’apprendimento le scuole hanno presentato richieste per 1 miliardo e 200 milioni di euro, a fronte di una disponibilità di 220 milioni. Finora il 95 % delle scuole è stato dotato con minimo uno massimo tre laboratori per scuola; i fondi POR utilizzati secondo il meccanismo del disimpegno potrebbero servire a coprire una parte del grave problema che affligge l’edilizia scolastica e l’infrastrutturazione di laboratori in particolare nelle scuole e negli indirizzi istituiti dopo il riordino del secondo ciclo. Il MIUR sta procedendo alla sottoscrizione di un protocollo di intesa con il ministero dell’ambiente per l’utilizzo nelle scuole di una parte dei fondi del PON energia per sostenere l’ammodernamento degli impianti. Ad avviso della UIL le misure cui si lavora possono avere positivo impatto sui processi di modernizzazione del sistema ma vanno evitati alcuni rischi: mantenere chiari pochi obiettivi reali orientati alla competitività dei giovani al momento dell’ingresso nel mercato del lavoro, non pregiudicare la qualità degli interventi in conseguenza degli impegni di accelerazione della spesa ed evitare il disimpegno automatico da parte delle regioni, ripensare le procedure in ordine allo snellimento burocratico che ricade pesantemente sulle scuole, favorire intese anche a livello territoriale con le organizzazioni sindacali per evitare i rischi richiamati e favorire l’utilizzo delle risorse. Gli effetti oltremodo deleteri ricadrebbero anche sulla possibile esclusione dell’Italia dal prossimo ciclo di programmazione. All’incontro ha partecipato Noemi Ranieri.