Il lavoro degli insegnanti merita di essere sostenuto
Il monito della Uil Scuola: lasciare la scuola fuori dallo scontro politico
Basta ‘criticare’ la scuola, è ora di ‘sostenerla’, darle risorse, competenze, specificità, mezzi, opportunità, perché è dalla qualità della scuola, dall’istruzione che passa lo sviluppo del Paese.
Quando si parla della scuola statale ci si riferisce al 93% dell’intero sistema dell’istruzione italiana.
La scuola italiana – è il commento del segretario generale della Uil Scuola, Massimo Di Menna alle affermazioni di oggi del presidente del Consiglio – non è né di destra né di sinistra.
E’ una scuola laica, libera, sede del pluralismo del sapere, dell’integrazione.
C’è un milione di insegnanti che garantisce ogni giorno, con professionalità e competenza, un corretto e scrupoloso rapporto nel processo formativo e educativo, rispettoso – come deve essere, aggiunge Di Menna – delle esigenze di tutti gli studenti.
A testimonianza dell’impegno e del gran lavoro svolto dagli insegnanti italiani in classe – lo ripetiamo – con il 93% degli studenti italiani, ci sono le testimonianze di stima e considerazione che vengono dalle famiglie.
Ciò che può fare il governo è sostenere il lavoro svolto dagli insegnanti e valorizzarlo.
L’Italia – ribadisce Di Menna – è unico dei paesi sviluppati, che pur in una situazione di difficoltà finanziaria, non investe sulla scuola. Occorrerebbe una riflessione politica sulla necessità di investire in istruzione, di dare risorse alla scuola, modernizzandola.