Incontro ministro – sindacati: progetti sperimentali sulla valutazione
Gli esiti vanno verificati ascoltando gli insegnanti che hanno scelto di farla.
Di Menna: “La scommessa politica è di valorizzare e sostenere la professione docente con risorse adeguate”
Nel corso dell’incontro che si è svolto ieri pomeriggio al Miur, il ministro ha comunicato la conclusione della sperimentazione per la valutazione degli insegnanti.
Progetto che ha riguardato 33 scuole di ogni ordine e grado delle province del Piemonte, Lombardia e Campania e 905 insegnanti.
Un comitato, composto da dirigente scolastico e da due docenti individuati dal collegio dei docenti, ha verificato l’apprezzamento degli insegnanti da parte dei colleghi, dei genitori, e anche degli studenti per gli ultimi due anni della scuola superiore. L’analisi valutativa è avvenuta sia attraverso questionari sia con schede di autovalutazione.
Gli insegnanti che avranno (previa intesa Miur – sindacati, che auspichiamo si definisca rapidamente) il riconoscimento di una mensilità sono stati 276. Riconoscimento reso possibile dall’utilizzo di risorse aggiuntive già disponibili.
Prosegue il progetto rivolto alle scuole che ha carattere triennale: sono coinvolte 77 scuole delle province di Arezzo, Mantova, Pavia e Siracusa, 5.600 docenti e 57 mila famiglie; tale progetto mira a verificare gli standard degli apprendimenti.
La scelta di prevedere una sperimentazione- spiega Massimo Di Menna, che ha preso parte all’incontro – è stata condivisa dalla Uil perché:
* È basata su adesioni volontarie da parte dei docenti, su una materia così importante e delicata
* Il ministro ha confermato di non voler intervenire per via legislativa ma sulla base di una attenta valutazione degli esiti della sperimentazione e comunque attraverso il coinvolgimento e la partecipazione alle scelte degli insegnanti, seguendo la via del confronto sindacale.
* Si basa sull’utilizzo di risorse aggiuntive.
* Ha di fatto escluso, riconoscendo la specificità della scuola, l’utilizzo di quanto il decreto Brunetta prevede per le amministrazioni pubbliche.
In relazione ai seminari previsti, abbiamo chiesto al ministro che sia previsto il coinvolgimento degli insegnanti che sono i veri protagonisti dell’innovazione.
In merito agli esiti delle sperimentazioni, ci siamo riservati di esprimere un giudizio preciso una volta acquisiti il parere e le valutazioni degli insegnanti che vi hanno partecipato. Dai primi incontri già avuti dalla Uil – chiarisce Di Menna – statisticamente ancora non rilevanti, sono emerse luci e ombre.
La qualità dell’insegnamento, degli esiti, ha come riferimento il lavoro degli insegnanti, occorre quindi – sottolinea la Uil – prevedere interventi, anche di natura finanziaria, a sostegno di tale professione, del loro ruolo, del riconoscimento e della considerazione sociale.
La sperimentazione ci spinge a:
* sollecitare un efficace sistema di valutazione che sia di supporto agli insegnanti e che li veda partecipi.
* Individuare risorse adeguate per riconoscere la professionalità e il merito.
* Seguire la via contrattuale.
* Considerare la specificità della scuola, escludendo l’istruzione dal sistema di norme che il decreto Brunetta prevede per altri settori che hanno natura prettamente amministrativa.