Prorogare per il prossimo anno scolastico il contratto dei supplenti precari con almeno tre anni di servizio e i docenti in possesso della specializzazione sul sostegno: questa la proposta UIL Scuola durante l’incontro che si è tenuto al MIUR sulla circolare delle supplenze.
Serve un provvedimento urgente per garantire l’apertura delle scuole con i docenti in cattedra sin dal primo giorno di lezione.
Durante l’incontro convocato al MIUR con le organizzazioni sindacali la UIL Scuola, oltre a discutere degli aspetti puramente tecnici della prossima circolare sulle supplenze, ha proposto all’Amministrazione di chiedere al CDM un provvedimento legislativo urgente con cui confermare il contratto di supplenza, anche per l’anno scolastico 2020/21, ai docenti in possesso della specializzazione sul sostegno e a coloro i quali sono in possesso dei tre anni di servizio.
La richiesta della UIL Scuola deriva anche dalla recente pronuncia del Consiglio di Stato del 30/06/2020 che dichiara testualmente: “aver svolto attività didattica per oltre tre anni presso scuole statali è considerato titolo equiparabile all’abilitazione, secondo i principi della sent. della Corte di G. Europea del 26/11/2014” e dalla Direttiva Europea del 1999/70/CE recepita dallo Stato Italiano con D.Lgs 386/2001 sull’abuso dei contratti a tempo determinato.
Così facendo si coprirebbero, già dal prossimo 14 settembre, almeno i 50.000 posti vacanti dei circa 250.000 destinati a supplenza. Posti rimasti vuoti anche dopo la call veloce, utilizzata da pochi anche perché disincentivata dal blocco quinquennale.
Si procederebbe inoltre, dando il tempo necessario, alla correzione dei numerosissimi errori di valutazione presenti nelle GPS che riguardano sia i nuovi inserimenti che gli aggiornamenti e nello stesso tempo si avviano le lezioni.
Per fare ciò serve un provvedimento urgente per dare risposte a tutti i docenti e alle scuole visibilmente in affanno.
E’ anche l’unica maniera per mettere al centro gli studenti come chiede il Ministro.
Per la UIL non ci sono le condizioni per procedere nell’imminenza all’assunzione dei precari attraverso le GPS in quanto i punteggi degli aspiranti sono visibilmente errati: candidati che pur se hanno regolarmente prodotto domanda non sono presenti; docenti con punteggi che raggiungono in tanti casi quota 1.000 e, addirittura, domande non validate da parte degli uffici per mancanza del tempo necessario per poterlo fare.
Ricordiamo che le GPS diventano definitive dalla data di pubblicazione e, quest’anno, per la prima volta, il MIUR ha deciso di non pubblicare le graduatorie provvisorie che sarebbero servite a modificare eventuali punteggi errati.
Ostinarsi a voler nominare i docenti senza dare possibilità di rettificare il punteggio, significherebbe, eventualmente, licenziarli successivamente in fase di convalida o rettifica del punteggio da parte della scuola che ha stipulato la nomina e relegare alla magistratura, ancora una volta, la soluzione dei problemi.
Inotre abbiamo segnalato alcune contraddizioni che si verrebbero a creare anche a seguito di possibili spostamenti di docenti di ruolo, per la maggior parte maestre che potrebbero essere indotte a spostarsi su altre classi di concorso, visto che grazie al punteggio di servizio occupano le prime posizioni delle nuove GPS.
Un balletto inaccettabile che metterebbe in discussione l’apertura stessa delle scuole.
Il provvedimento di legge dovrebbe essere anche in grado di eliminare le altre contraddizioni normative ordinarie che impediscono il regolare avvio dell’anno scolastico che va affrontato con provvedimenti speciali come quello che riguarda i DSGA f.f. ancora irrisolto.
Insomma una politica che si focalizzi sul personale che è in grado di garantire non solo l’apertura ma la continuità dell’importante funzione della scuola.
Ci auguriamo che il Ministro ci ascolti e si faccia promotore ed interprete di una proposta che merita di essere almeno discussa per una sua realizzazione e per aprire le scuole in presenza e in sicurezza.
E’ l’ultima chiamata possibile!
Per la UIL Scuola presenti all’incontro Giuseppe D’Aprile e Paolo Pizzo