n data 7 luglio 2011, in attuazione dell’intesa Governo Sindacati del 4 febbraio 2011, si è avviato il confronto tra le Confederazioni Sindacali e l’ARAN per la definizione dell’accordo quadro sul sistema di relazioni sindacali, conseguente al blocco del rinnovo dei contratti nazionali del pubblico impiego.
La delegazione UIL è stata guidata dal Segretario Confederale Paolo Pirani; per la UIL Scuola ha partecipato Antonello Lacchei
Al termine dell’incontro Paolo Pirani ha rilasciato la seguente dichiarazione:
Cambiamo indirizzo all’atto d’indirizzo.
Nel corso di un incontro all’Aran svoltosi questa mattina è stato illustrato l’atto di indirizzo, firmato dal ministro Brunetta, per regolare il sistema delle relazioni sindacali in applicazione dell’intesa del 4 febbraio con il Governo.
Peccato che il tavolo si sia aperto cinque mesi dopo l’intesa e in presenza di una manovra finanziaria che proroga ulteriormente il blocco delle retribuzioni dei pubblici dipendenti.
In tale contesto vi è la necessità che si aprano nuovi e diversi spazi per sviluppare la contrattazione integrativa facendo coincidere efficaci misure di taglio degli sprechi e di razionalizzazione della macchina pubblica, con il doveroso riconoscimento delle capacità e dell’impegno chiesto ai lavoratori pubblici.
Per questo motivo un atto di indirizzo che ingessa le potenzialità della contrattazione non è utile alla realizzazione dell’obiettivo di miglioramento della qualità della Pubblica Amministrazione, nella salvaguardia della dignità del lavoro pubblico.
La Uil ha, pertanto, chiesto all’Aran, così come chiederà al Governo, che vengano tolti i vincoli normativi che impediscono una positiva contrattazione.
Su questa base l’Organizzazione oltre a proseguire il confronto in sede Aran, con il Governo, ma anche con le Regioni e il sistema delle Autonomie Locali, intende assumere una propria iniziativa di mobilitazione a partire da un presidio di fronte al Parlamento per la durata dell’iter parlamentare della manovra finanziaria. Le iniziative proseguiranno con un’assemblea generale dei quadri sindacali delle categorie del pubblico impiego, che si svolgerà il 13 luglio e con una giornata di protesta che prevede una raccolta di firme per via telematica verso il Governo da parte dei lavoratori della PA.