Il lavoro svolto dalle Regioni è stato illustrato dall’Assessore Targetti (Toscana).

I parametri numerici sono stati integrati da indicatori “socio – economici”.

Per La UIL Scuola hanno partecipato Di Menna e Proietti.

Di Menna senza entrare nel merito della ipotesi, ha fatto notare come la proposta risulta poco percorribile stante una nota congiunta degli assessori della Basilicata, Campania, Calabria, Sicilia, Sardegna.

Lo spostamento di organico da Regioni a Regioni non trova ovviamente condivisione nelle Regioni che si ritengono penalizzate.

Per la UIL Scuola occorre invece cogliere l’occasione del decentramento per innovare completamente il sistema di determinazione degli organici secondo le seguenti direttive:

– Organico funzionale (che superi l’attuale ripartizione tra organico di diritto e di fatto)

– Stabilizzazione dell’organico

– Organico pluriennale per assicurare stabilità ai lavoratori e continuità nella didattica e nei servizi

–  Definizione di un organico di rete, in grado di evitare spostamenti di personale e gestione flessibile, in grado di rispondere anche alle specificità dell’offerta formativa.

– il ruolo della Regione non deve essere semplicemente sostitutivo del Ministero, mantenendo un assetto “piramidale – gerarchico” ma di supporto all’autonomia scolastica (che si può potenziare con l’organizzazione a rete), vera sede centrale dell’attività didattica, di ricerca, di offerta formativa.

Il processo di passaggio di competenze deve convivere con un intervento di forte sburocratizzazione e di modernizzazioni, in grado di esaltare la centralità della didattica.

Al termine dell’incontro abbiamo dato disponibilità a partecipare a incontri tecnici così come proposto dalla rappresentanza delle Regioni.