Un sistema tutto carte e norme che va radicalmente cambiato.
Un pasticcio, nei modi e nella sostanza: nei modi perché non si è tenuto in alcuna considerazione l’impegno e lo stato d’animo dei docenti che si accingono a partecipare al concorso; nella sostanza perché su 5 mila domande predisposte dal ministero, il ministero stesso, a distanza di poco meno di una settimana dalla prova, ne ha individuate come ‘errate’ e quindi ritirate ben mille.
Questo il contesto: 42.158 candidati hanno fatto domanda per accedere alle prove preselettive per il concorso a dirigente scolastico, i posti disponibili sono 2.386.
Da settembre, il Miur ha messo in rete una batteria di oltre 5 mila test annunciando che la prova si sarebbe svolta sorteggiando 100 domande tra quelle predisposte.
Che cosa è successo? Delle domande riportavano degli errori, il ministero ha deciso quindi di escluderle dalla batteria dei test. Si scopre ora che i quiz esclusi dal sorteggio non sono un numero trascurabile, ma un migliaio.
A questo punto, per chi studia da mesi, c’è un aggravio ulteriore, un inutile appesantimento che rischia di essere più mnemonico che di preparazione.
C’è da chiedersi, che cosa succederebbe se un insegnante nel predisporre le domande per i propri studenti ne sbagliasse il 20%?
Ancora una volta – sottolinea il segretario generale della Uil scuola, Massimo Di Menna – siamo di fronte ad un modo di procedere burocratico, tutto norme e carte, che non ‘considera’ e non rispetta gli insegnanti e il loro impegno professionale. Critichiamo fortemente questo modo di gestire una situazione che dovrebbe avere ben altri contesti di riferimento.
Rilanciamo la proposta della Uil, una vera rivoluzione galileiana, sburocratizzare il sistema, trasformare il ministero da centro di gestione e di produzione di circolari a luogo nel quale vengono predisposte attività di servizio, formazione e supporto. Su questa esigenza è sempre più urgente una decisione politica.
Il concorso in pillole:
42.158 domande
2.386 posti disponibili
La prova preselettiva: 100 domande in 100 minuti.
Ogni domanda vale un punto. Si supera con 80 punti su 100.
Le aree tematiche della prova: Unione europea; gestione dell’istituzione scolastica; area giuridico- amministrativa – finanziaria; area socio – pedagogica; area organizzativa, relazionale e comunicativa; modalità di conduzione delle organizzazioni complesse, strategie di direzione; uso a livello avanzato di strumenti informatici; lingua straniera.
La prova d’esame: due prove scritte e una prova orale
Chi ottiene un punteggio di almeno 21/30 in tutte e due le prove viene ammesso alla prova orale.