A gennaio l’avvio delle procedure di selezione da parte delle Università. Alcun elemento di certezza sul reclutamento, ritardi ed incertezze sulle soluzioni ai numerosi problemi. In calendario per la prossima settimana un successivo incontro.
Nel corso dell’incontro richiesto dalle organizzazioni sindacali sono stati forniti dati macro già parzialmente noti:
– 5100 circa i posti messi bando per i corsi di laurea in scienza della formazione primaria, circa 600 in meno di quelli necessari per il primo anno a cui si aggiungono 800 resi vacanti dal mancato superamento delle prove di ammissione da parte dei candidati;
Nel primo grado partono sia le lauree magistrali abilitanti che i TFA in quanto le classi di concorso sono già state riordinate.
Sono 2490 circa i posti per le lauree abilitanti per le classi di concorso del primo grado, con alcune discrepanze tra domanda e offerta rispetto alla distribuzione e 4600 circa i posti per i TFA.
Nel secondo grado l’offerta prevede l’avvio dei soli TFA, sulla base del vigente ordinamento, mentre i corsi di laurea magistrali abilitanti potranno partire solo dopo il riordino delle classi di concorso, per cui si prevede un iter ancora lungo con circa 6000 posti disponibili ogni anno, per il primo anno collocabili su circa trentacinque classi di concorso.
Il MIUR ha mostrato attenzione al problema dell’acquisizione dei crediti formativi mancanti, dato il ritardo di emanazione dei bandi. La UIL ha chiesto una gestione chiara della proroga dei termini anche in vista di TFA che potranno essere attivati negli anni successivi al primo.
La Uil lamenta l’assenza di una informativa soddisfacente relativa alla distribuzione dell’offerta formativa nelle classi di concorso, numeri non depurati da diverse variabili, confusione nella gestione della complessità organizzativa, con un basso livello di coordinamento all’interno dello stesso ministero e con le università titolari dei bandi.
Come Uil abbiamo ulteriormente criticato la mancanza di procedure e tempi certi nel reclutamento per la copertura dei posti dove le graduatorie sono esaurite. I bandi di concorso devono avvenire contestualmente alla fase della acquisizione dell’abilitazione. La lentezza nelle definizione dei bandi di concorso sta già determinando nuovo precariato.