Il ministro Profumo passi dalle dichiarazioni di intenti ai provvedimenti necessari. I ritardi creano incertezze e confusione.
Un’intesa Governo-Regioni che definisca con chiarezza le effettive competenze delle regioni, rispettosa della norma costituzionale: questa è la via maestra che da tempo la Uil Scuola suggerisce.
Il titolo V della Costituzione affida in via esclusiva allo Stato le norme generali sull’istruzione –– ha detto Massimo Di Menna nel corso di una tavola rotonda organizzata dalla uil regionale a bari con la presenza del Governatore Vendola – fra queste rientrano quelle che disciplinano il reclutamento degli insegnanti, che non può essere diverso da regione a regione.
Registriamo un ritardo del Governo sul reclutamento – ha messo in chiaro il segretario generale della Uil Scuola – mentre la scuola bisogno di stabilità, continuità, con organici pluriennali, con stabilizzazioni dei precari e con concorsi dove le graduatorie sono esaurite.
Tale ritardo oltre a ricreare nuovo precariato e a lasciare inevase le sollecitazioni e le aspirazioni che vengono da tanti giovani (basti pensare a ciò che sta accadendo attorno ai TFA) lascia in balia delle iniziative, anche scoordinate delle diverse regioni un assetto, quale la formazione iniziale, il reclutamento del personale che richiedono un quadro di riferimento nazionale.
Il ministro Profumo, nell’incontro con i sindacati ha preso impegno ad intervenire previo un confronto e la Uil Scuola sta premendo perché si passi dalle dichiarazioni ai provvedimenti.