Non vorremmo trovarci di fronte alla riduzione della retribuzione accessoria. Sugli scatti ancora nulla dal Governo: confermate assemblee del 13 e lo sciopero del 24 novembre.
Ok sulla eliminazione della norma che aumentava l’orario di insegnamento: davvero improponibile.
La soluzione trovata, tagli per 180 milioni di euro, è tutta da verificare. Non vorremmo trovarci di fronte alla riduzione della retribuzione accessoria che è parte del fondo di istituto. Serietà suggerisce di leggere bene il testo della nuova norma votata dalla Commissione Bilancio, e di verificare se andrà ad incidere sulla retribuzione del personale – commenta Massimo Di Menna, segretario generale Uil Scuola – anche perché, al solito, con il governo non c’e stato alcun confronto.
Rimane tutta aperta la questione dell’atto di indirizzo per il riconoscimento delle anzianità. Sono confermate tutte le iniziative di mobilitazione, compreso lo sciopero del 24.
Registriamo negativamente che, ancora non si è fatta una scelta di escludere il settore dell’istruzione, che ha già subito tagli consistenti, dalla attuale manovra finanziaria. Di fatto ancora nessuna qualificazione della spesa pubblica e tagli lineari che penalizzano la scuola e mortificano le professionalità.
Tutti questi aspetti, con relative valutazioni, saranno approfonditi nelle assemblee di domani, 13 novembre che, come momento della mobilitazione, si svolgeranno in tutte le scuole italiane.