L GOVERNO MANTIENE UN SILENZIO OFFENSIVO NEI CONFRONTI DEL PERSONALE DELLA SCUOLA

LO SCIOPERO È STATO DICHIARATO DA TUTTI I SINDACATI RAPPRESENTATIVI DELLA SCUOLA

E’ forte il disagio che deriva dalla scarsa attenzione per l’importante lavoro svolto da tutto il personale della scuola per il Paese.
La questione centrale è che, dopo il blocco del contratto, non si riesce a venir fuori da una situazione che lascia in sospeso il pagamento degli scatti di anzianità del personale della scuola. Lo scorso anno sono stati pagati, oggi,  a distanza di cinque mesi dall’impegno del ministro Profumo di emanare l’Atto di Indirizzo all’Aran utilizzando le risorse esistenti, c’è solo silenzio.
Il governo – osserva il segretario generale della Uil scuola, Massimo Di Menna – non ha ritenuto neanche suo dovere un incontro con i sindacati scuola per individuare le soluzioni.
Ulteriore prova, accanto alla progressiva riduzione delle risorse, di un atteggiamento e una politica offensiva nei confronti di persone che con il loro lavoro garantiscono  il buon funzionamento della scuola italiana.
Il Governo si sta rendendo responsabile dei danni che sta creando, per il tempo che è passato senza dare risposte certe, per il disagio e la preoccupazione che c’è nelle scuole.
Non pensi il Governo – sottolinea Di Menna – che lo sciopero del 24 possa essere considerato come momento di sola protesta. Verranno attuate, nel corso dell’anno scolastico, tante iniziative finché non verrà assunta, responsabilmente, la decisione di emanare l’Atto di indirizzo in modo da ripristinare l’aggiornamento delle retribuzioni e i diritti contrattuali.