Uil: no a tetti predeterminati
Prosegue il confronto sugli organici del personale docente
L’organico va definito partendo dalle reali esigenze di funzionalità delle singole scuole, eliminando gli sprechi, dove ci sono, e dando risposte positive alle situazioni di criticità.
E’proseguito il confronto tra il Miur e le organizzazioni sindacali sull’organico di diritto del personale docente per l’anno scolastico 2013/14.
Per la UIL Scuola hanno partecipato Antonello Lacchei e Noemi Ranieri. La UIL ha ribadito l’assoluta contrarietà ai tetti predeterminati a livello nazionale che accentuano situazioni di sofferenza invece che risolverle . L’organico va definito partendo dalle reali esigenze di funzionalità delle singole scuole, eliminando gli sprechi, dove ci sono, e dando risposte positive alle situazioni di criticità. Per garantire il diritto allo studio degli alunni, la funzionalità e la qualità del servizio scolastico è necessario rispettare le norme sulla formazione delle classi e sulla organizzazione delle attività, quali ad esempio la garanzia dei due insegnanti nel tempo pieno.
Nel merito sono state approfondite le seguenti questioni: la riorganizzazione dell’istruzione degli adulti, per i quali si prospetta un rinvio all’ a. s. 2014-2015 della attuazione del decreto appena pubblicato. La UIL ha chiesto la garanzia di mantenimento delle quote di organico già assegnate.
Per quanto riguarda lo strumento musicale la Uil scuola ha chiesto di inserire nella circolare un riferimento al numero minimo di alunni per le classi prime, necessario per assicurare il mantenimento dello strumento musicale per i 3 anni del corso.
In un successivo incontro del 12 marzo p.v. e’ previsto un approfondimento tecnico sulla situazione dei CPIA, sui licei musicali e su alcuni ambiti dell’istruzione tecnica e professionale per i trasporti e la logistica e la manutenzione e l’assistenza tecnica..
A margine della riunione il Miur ha ribadito che sulla questione dei docenti inidonei è in via di definizione una nuova stesura del decreto, come già riferito nel resoconto sui ruoli ATA del 5 marzo. Sullo stesso tema è confermata una prossima informativa alle organizzazioni sindacali.