Sistema di valutazione: gli insegnanti devono essere protagonisti
LETTERA UIL A INVALSI E MINISTERO
IL MINISTRO SI È IMPEGNATO AD INTERVENIRE. OK MA BISOGNA FARE PRESTO
Sulla vicenda che ha visto negare a molti docenti l’autorizzazione a svolgere la funzione per la quale erano stati formati dall’Invalsi quali componenti delle commissioni di osservazione e/o valutazione esterna previsti dai progetti sperimentali Vales e Valutazione e Miglioramento, la UIL Scuola ha assunto una iniziativa tendente a risolvere la questione con il riconoscimento del servizio per lo svolgimento di detta funzione.
Alla lettera della UIL è stata fornita risposta dall’INVALSI, mentre alcun riscontro è giunto da parte del MIUR. Anche per questa ragione la problematica è stata denunciata ulteriormente durante l’incontro con il ministro.
La UIL Scuola evidenzia negativamente l’abdicazione da parte del Miur ad una responsabilità di coordinamento e indirizzo sulle questioni che regolamentano le attività di formazione, le prospettive di sviluppo del sistema nazionale di valutazione e la valorizzazione di competenze professionali specifiche acquisite a sostegno dei processi di innovazione, di cui la messa a punto di un efficace modello di valutazione di sistema e di autovalutazione delle scuole è parte imprescindibile, ancorché nella fase sperimentale.
Ribadiamo il principio che le decisioni in merito alle questioni specifiche del Servizio Nazionale di Valutazione vanno assunte, come anche affermato nell’ultimo incontro dal ministro nella sede del Parlamento, partendo dal principio che nessuna professionalità attinente l’insegnamento e le sue funzioni primarie, come quelle della valutazione, di sistema e non, possano essere incardinate su docenti totalmente distanti dalle scuole, anche per il tramite di incarichi ad hoc e di durata pluriennali. Dovranno essere le linee di indirizzo del Parlamento e del Governo, e per gli aspetti specifici, nuovo contratto di lavoro, a dare risposte coerenti, pur restando l’Invalsi, o ciò in cui sarà trasformato, una struttura esterna, indipendente, tecnico-professionale, in rapporto sinergico con l’attività delle scuole, capace di farne apprezzare appieno il valore sociale aggiunto anche in termini di trasparenza, efficacia ed efficienza. Tutto ciò soprattutto attraverso docenti e dirigenti che possano restare anche parzialmente, ma comunque fortemente connessi con l’insegnamento e la vita scolastica attiva.
L’occasione per avviare un confronto di merito dovrà essere un incontro specifico a cui il ministro si è impegnato.
Resta l’urgenza di un intervento risolutivo del ministero sulla questione dello svolgimento degli incarichi, da assegnare a docenti e dirigenti individuati e adeguatamente formati da Invalsi, nelle scuole che hanno aderito alle sperimentazioni.